ARVESKIDA
Arveskida è un primo momento di raccolta e visione dei materiali d’archivio appartenenti alla storia personale dell’autrice, Giulia Cannas. Un racconto aperto si mostra al pubblico come il fluire di memorie remote che raffiorano a piccoli pezzi, guadagnando lo spazio di un presente sempre più vicino.
Dopo il secondo viaggio in Albania, terra di sua madre, l’autrice condivide il ritorno a Tirana, capitale albanese e a Fushe Kruje, piccolo paese a mezz’ora dalla capitale, periferia del mondo.
Qui, le generazioni di una famiglia si ritrovano, come se il ritorno concedesse anche il riconoscimento e le mura della casa restassero le stesse, sospese nel tempo, pronte ad accogliere. Tra vecchie foto e videocassette, il racconto ritrova le tracce perdute di un legame distante, passato e ora presente.
Il progetto Arveskida è un’indagine intima sulle radici, sulla memoria e sul legame tra i ricordi e ciò che rimane nascosto. Una danza tra il visibile e l’invisibile in cui il corpo si fa storia raccogliendo tra le pieghe della pelle l’eredità di tue terre: la Sardegna e l’Albania. Attraverso le immagini del passato, quelle catturate dalle videocassette di famiglia, e i gesti di un corpo che ricorda, Arveskida costruisce un dialogo intimo tra immagine e movimento, stratificando memorie visive e memorie corporee.
Autrice e Performer: Giulia Cannas
Giulia Cannas si immerge in una danza che è indagine visiva e intima sulle sue radici. Ogni gesto e azione svelano un frammento di memoria, un’immagine, una storia che va a comporre il mosaico di Arveskida, una coreografia che intreccia fisicità e presenza enigmatica, tanto sfuggente quanto le memorie del passato.
